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sabato 28 aprile 2007 |
Burattini in legno: del '700, dell'800.
Realizzati da Benedetto Ravasio,
tutti ambientati in un teatrino.
IL
TEATRO BERGAMASCO DEI BURATTINI.
Una delle tradizioni più caratteristiche della terra bergamasca
è il teatro dei burattini. Anche se ridotti a pochi, esistono
ancora a Bergamo dei burattinai che con il loro teatrino continuano
questa antichissima forma di spettacolo. Le prime notizie a
Bergamo risalgono agli inizi del '700 con la presenza del tutto
inconsueta di una burattinaia. La forte caratterizzazione del
personaggio e la bravura dei burattinai lo resero popolarissimo.
La presenza di Gioppino è rimasta radicata in questo spettacolo
e ne costituisce l'elemento principale.
Nato per strada, nel contatto con la gente, il teatro dei burattini
è una delle espressioni più genuine dell'animo bergamasco. L'800
fu l'epoca d'oro dei burattinai bergamaschi che si spinsero
nelle altre province della Lombardia e seguirono gli emigranti,
in Svizzera e in Francia.
LA CASA DI ARLECCHINO
Secondo un'accreditata tradizione, le origini di Arlecchino
sono bergamasche. Dalla Valle Brembana sarebbe sceso il montanaro
dai modi rudi e dal dialetto aspro che a Venezia ha dato vita
ad un singolare personaggio dal quale è derivata l'immortale
maschera.
In questo edificio, un tempo decorato da notevoli affreschi
ora conservati altrove, sarebbe vissuto il capocomico Alberto
Ganassa, che nel '500 portò ovunque rendendola celebre, in Italia
ed in Europa, la maschera di Arlecchino.
È tuttavia nel secolo successivo che si segnala la costante
attività di burattinai in Piazza Vecchia, nel cuore della Bergamo
antica. Qui, acccanto alle maschere della Commedia dell'Arte,
si affermò il personaggio di Gioppino, espressione del popolano
bergamasco rozzo ma arguto, subito riconoscibile per i tre inconfondibili
gozzi.
Vi hanno pure mantenuto un ruolo importante le maschere di Arlecchino,
Brighella e Tartaglia, che qui hanno continuato ad avere uno
stretto rapporto con il pubblico, a differenza delle tradizioni
burattinesche di altre aree lombarde e dell'alta Italia.
Il loro successo è continuato nei primi decenni del '900, incontrando
poi la forte concorrenza di altri mezzi di divertimento e di
spettacolo. Ma anche oggi a Bergamo il teatro delle teste di
legno continua, grazie alla bravura ed alla passione degli ultimi
burattinai.
In Valle Brembana, nell'antica contrada di Oneta, nei pressi
di San Giovanni Bianco, un palazzetto quattrocentesco viene
indicato dalla tradizione come "casa di Arlecchino".
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MUSEO DEL
BURATTINO
(Museo del Falegname)
Via Papa Giovanni, 59
24030 Almenno S. Bartolomeo (Bergamo)
- tel. 035 549198 |
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